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La stampa a rilievo o tipografica

Centro di documentazione delle arti grafiche “Grifani-Donati” 1799

La tecnologia della stampa, che permette di riprodurre da una sola matrice molte copie uguali di un testo scritto, è nata in Cina qualche secolo dopo di Cristo e veniva utilizzata soprattutto per la decorazione dei tessuti.

Si deve al tedesco Giovanni Gutenberg l’invenzione della stampa a caratteri mobili o tipi (piccoli prismi metallici di sezione variabile, su ciascuno dei quali compare in rilievo a rovescio un carattere), detta, appunto, tipografica o tipografia. Il sistema di stampa introdotto da Gutenberg si basa su caratteri mobili realizzati in metallo, che vengono disposti a mano su una sorta di vassoio in modo da comporre una versione allo specchio della pagina che si vuole ottenere.

La tecnica è chiamata anche rilievografica perché ciò che viene stampato, ovvero i grafismi nella matrice (caratteri o incisioni), sono in rilievo. Una volta inchiostrata la matrice, che può essere in legno (xilografia) o in metallo, sulla stessa viene appoggiato il foglio di carta che, subirà la pressione del torchio e riceverà l’inchiostro dalla matrice.

La caratteristica più evidente della stampa tipografica è che sul retro del foglio si possono notare dei leggeri rilievi dati dalla pressione del torchio. Scorrendo con le dita è possibile avvertire in entrambi i lati del foglio, la scrittura, i disegni e quant’altro impresso sulla carta.

La Tipografia Grifani-Donati possiede un Torchio tipografico perfettamente funzionante realizzato nel 1864 dalla ditta Elia Dell’Orto.

Stampa a rilievo o tipografica