Angeli in Pinacoteca

Gli angeli hanno tanti nomi, forme e colori…dai solenni Arcangeli con lunghi capelli e abiti bianchi, ai piccoli cherubini dai riccioli biondi, fino alle schiere di Angeli musicanti.
Per conoscerli bisogna cercarli e percorrere con attenzione le sale delle Pinacoteca Comunale di Città di Castello.
Al termine del percorso assembleremo un piccolo angelo, che diventerà una bellissima decorazione natalizia per la tua casa.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
€ 5,00 a partecipante (visita guidata e laboratorio + ingresso al museo)

APERTURE STRAORDINARIE STUDIO PILLITU-MERONI

Sabato 23 e Sabato 30 Dicembre 2023
Orario 10:00-12:00
APERTURE STRAORDINARIE DELLO STUDIO PILLITU-MERONI
“Natale in città”: aperture straordinarie dello studio Pillitu-Meroni di Città di Castello
Nelle giornate di Sabato 23 e Sabato 30 Dicembre 2023, lo Studio Pillitu-Meroni, situato presso Palazzo Pierleoni in Corso Vittorio Emanuele II, aprirà le sue porte ai tifernati e ai numerosi turisti presenti in città in occasione di “NATALE IN CITTA'”.
Sarà possibile partecipare a visite guidate gratuite per scoprire i vari ambienti dell’appartamento, caratterizzato da un pregiato apparato decorativo, e le collezioni che la stessa Paola Pillitu selezionò nel corso della sua vita nonchè l’ archivio del Convitto Serafini.
Le visite guidate gratuite, curate dalle guide della Cooperativa Il Poliedro, saranno effettuate su prenotazione per piccoli gruppi di massimo dieci partecipanti; la durata è di circa 30 minuti e per partecipare basterà telefonare ai numeri
075 8554202 e 075 8520656 ( dal martedì alla domenica nei seguenti orari 10-13 e 15-18).

Il Natale dell’Anno Signorelliano: sulla torre civica torna l’Affresco perduto di Luca Signorelli

“L’anno Signorelliano si avvia a conclusione con un evento che realizza il dialogo tra Rinascimento e Contemporaneità, che è la cifra del nostro patrimonio artistico ed anche un binomio di grande fascino perché chiama tutti ad un surplus di riflessione, di creatività” dichiara l’assessore alla Cultura Michela Botteghi “Su questo raccogliamo la sfida più volte lanciata dal presidente della Fondazione Burri Bruno Corà: se l’arte è sempre arte contemporanea, le tecniche digitali possono essere impiegate al servizio della ricerca storica e scientifica per una ricostruzione possibile dell’Affresco perduto, un omaggio a Signorelli nell’Anno del Cinquecentenario in una forma di immediata fruibilità per tutti. La video installazione “L’affresco perduto” accompagnerà le festività natalizie dei tifernati contemporanei, come per circa tre secoli fece l’affresco che Signorelli realizzò sulla torre. Ringrazio Fabio Galeotti, che si è cimentato con grande generosità e professionalità in questa impresa, il critico Lorenzo Fiorucci che ha curato il progetto per avere accettato la sfida di dare concretezza al binomio “Rinascimento e contemporaneità” in un evento pensato per tutti”. Non esistono copie dell’affresco, dalle fonti sappiamo che rappresentava la Vergine con il Bambino tra san Girolamo e San Paolo, unica figura di cui si conserva in Pinacoteca un frammento originario. “L’abbiamo chiamato Epifania, apparizione, pittorica” spiega il critico Lorenzo Fiorucci, “perché il video artista Fabio Galeotti, proporrà la ricostruzione video/animata di quello che per molti studiosi è considerato il primo lavoro pubblico, realizzato a Città di Castello, dal pittore originario di Cortona. Un affresco che assume un significato politico nel cuore del Rinascimento quando 1474, la città, cinta d’assedio dal duca di Montefeltro, vede in fuga Niccolò Vitelli e la restaurazione del potere pontificio. Per celebrare il ritorno papale si decise dunque di affrescare sulla parete esterna della torre civica (detta del Vescovo), una Madonna con bambino e Santi Paolo e Girolamo, abbattendo la precedente pittura trecentesca che vedeva ritratti I ribelli della patria (1385). Le alterne vicende storiche, che videro di lì a breve il ritorno dei Vitelli in città e un lungo periodo di sostanziale convivenza con il potere pontificio, lasciò inalterato il dipinto fino a metà del XVIII secolo, quando la tettoia di copertura del dipinto fu danneggiata da un terremoto e non fu più ripristinata. Il dipinto giunse negli anni trenta del novecento in precarie condizioni conservative tant’è che fu predisposto un difficile distacco, che ha restituito pochi e quasi illeggibili frammenti della sola figura di San Paolo, anch’essa fortemente rimaneggiata dal restauro eseguito del pittore futurista Alessandro Bruschetti nel 1935. Galeotti, a seguito di una verifica sulle fonti documentarie e sugli ultimi studi pubblicati sul tema, cerca di ricostruire la scena in modo più fedele possibile, coinvolgendo attori reali in una animazione video di quello che doveva essere il dipinto in origine. Un lavoro filologico di ricostruzione e dettagliata cura dei volti, degli abiti, delle pose e degli oggetti presenti nell’affresco, innestando su questi elementi, la componente creativa che si manifesta nell’azione narrativa della scena. Un’azione che si svolge in modo rallentato, tipico del linguaggio adottato da Galeotti, ma che evoca anche la distanza che separa la realizzazione dell’affresco dal nostro tempo. Un tempo lungo dunque, che invita alla riflessione e che sembra contrastare con la frenesia contemporanea, ma che ci restituisce anche la fragilità del patrimonio culturale e con esso quello dell’identità umana e della sua memoria. L’artista, con questa operazione, non solo ci restituisce una visione ipotetica, ma realistica di un’opera perduta, ma cerca anche di attualizzare l’arte del passato, annullando le distanze linguistiche attraverso un montaggio scenografico dove storia e tecnologia si unisco al fine di coinvolgere lo spettatore in una nuova visione dell’arte, dove il presente rigenera il passato alimentando la memoria di un luogo identitario per l’intera comunità”.
L’inaugurazione de “L’Affresco perduto” è prevista martedì 26 dicembre 2023 alle ore 18.30 in Piazza Gabriotti.

Natale in città 2023, sotto la torre civica. Sabato 16 dicembre, ore 17.00, la rievocazione storica “Luca, uno di noi”. 

Natale in città 2023, sotto la torre civica. Sabato 16 dicembre, ore 17.00, la rievocazione storica “Luca, uno di noi”. 
A grande richiesta torna sabato 16 dicembre alle ore 17.00 in Piazza Gabriotti la rievocazione storica “Luca, uno di noi” dedicata al Cinquecentenario di Luca Signorelli, nell’ambito del calendario promosso dal comune di Città di Castello. L’iniziativa, che ha esordito a luglio in occasione della ricorrenza del conferimento della cittadinanza onoraria tifernate all’artista nel 1488, verrà riproposta con un itinerario in forma di rappresentazione, danza e musica che toccherà i luoghi in cui Signorelli fu attivo, permettendo di visitare anche chiese di consueto non aperte al pubblico come la chiesa di Sant’Agostino, vicino alle Salesiane, e la Chiesa di Sant’Apollinare in via del Popolo. La rievocazione è stata curata da un coordinamento di associazioni che ha lavorato sul progetto guidata da Lucia Zappalorto, Mauro Silvestrini, che hanno curato organizzato e testo, Giuseppe Sterparelli, per la parte storico-artistica, con la collaborazione di Cooperativa Il Poliedro, Associazione Compagnia dei Balestrieri di Città di Castello, Società rionale Mattonata, Società rionale Prato, Castello Danza, Associazione culturale Lupi di Ventura. Gli attori che guideranno la rievocazione tra le vie del centro storico tra personaggi famosi e qualche mistero sono Claudia Ripi, Giuseppina Magi, Leonardo Caprini, Davide Biondini, Andrea Bucci, Lorenzo Cozzari, Gabrio Tavernelli. Una macchina complessa al cui funzionamento ha contribuito in modo fondamentale per l’ordinato svolgimento la Polizia municipale di Città di Castello. L’edizione natalizia si svolgerà sabato alle 17.00 a partire da Piazza Gabriotti. “La torre civica si conferma anche con questo appuntamento al centro dell’Anno Signorelliano e del Natale in città 2023” dichiara l’assessore alla Cultura e al Patrimonio Michela Botteghi, ricordando che la torre civica è al centro in questo periodo delle aperture straordinarie, sarà il primo set della rievocazione, e il 26 dicembre ospiterà la proiezione dell’affresco perduto di Luca Signorelli, grazie ad una videoinstallazione di Fabio Galeotti. Ringrazio tutti i numerosi soggetti che hanno partecipato a questo primo esperimento rievocativo con entusiasmo e spirito cooperativo, autogestendosi e trovando una modalità inclusiva di fare cultura. Confido che il successo di questa prima iniziativa, apra la strada ad un coordinamento permanente così da far crescere una realtà attiva nel settore della rievocazione, così centrale per la promozione delle città d’arte, ricche di storia e di tradizioni”.

NUVOLO NUNTIUS REVELATUS. LA PITTURA DI SERIGRAFIA TRA CAOS E ORDINE

NUVOLO NUNTIUS REVELATUS.
LA PITTURA DI SERIGRAFIA TRA CAOS E ORDINE
a cura di Bruno Corà, Aldo Iori e Paolo AscaniAccademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, PerugiaL’Evento chiude le Celebrazioni dei 450 anni dalla fondazione dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia (la seconda più antica d’Italia dopo quella di Firenze) nel primo anno del suo nuovo corso di Istituzione Statale.L’evento, promosso dal corpo docente guidato dalla direttrice Tiziana D’Acchille, è dedicato alla figura dell’artista Nuvolo (Giorgio Ascani, Città di Castello, 1926-2008) docente di Pittura e direttore dell’Accademia dal 1979 al 1984.La mostra, è frutto della collaborazione dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia con l’Associazione Archivio Nuvolo di Città di Castello e prende in esame l’attività pittorica dell’artista realizzata con la tecnica serigrafica dal 1952 al 2006.

IL CONVEGNO
AULA MAGNA15 dicembre 2023dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Gli interventi metteranno in luce le caratteristiche della poliedrica personalità artistica di Nuvolo e l’alta qualità della sua opera, analizzata sotto differenti punti di vista, fornendo inedite letture dei contesti culturali nei quali è cresciuto e ha operato, le amicizie, la sua attività didattica.

Saluti istituzionali:Mario Rampini, Tiziana D’Acchille, Anna Ascani, Donatella Tesei, Stefania Proietti, Andrea Romizi, Luca Secondi, Ilaria Borletti Buitoni.I curatori:Bruno Corà, Aldo Iori, Paolo Ascani,Interventi di:Daniela Bigi, Maria Ausilia Binda, Valentino Catricalà, Mario Diacono, Barbara Drudi, Katie Larson, Bianca Pedace, Francesca Pola, Saverio Verini.

✨ TORRE CIVICA ✨ APERTURE STRAORDINARIE

CHRISTMAS Lab for Kids

TANDEM MOSTRE FOTOGRAFICHE IN CITTÀ

Il calendario si snoda in 8 appuntamenti, dove sarà possibile vedere gli scatti di 21 fotografi dell’associazione, due o tre ogni fine settimana, dal giovedì sera, momento inaugurale, alla domenica. Quest’anno sono previste anche aperture serali fino alle 23:00.
Apriranno la rassegna, giovedì 15 giugno, Francesca Meocci e Stefano Rossi, con la mostra dal titolo “Fragile”. Seguiranno altri sette appuntamenti, nelle quali esporranno in tandem Julian Biagini, Sonia Ciabucchi e Gessica Bondi (dal 22 al 25 giugno), Luca Gagliardini, Elena Mercati e Salvatore di Silvetro (dal 29 giugno al 2 luglio), Andrea Moni e Luca Battistelli (dal 6 al 9 luglio), Chiara Burzigotti, Andrea Maggini e Nicola Matteucci (dal 13 al 16 luglio), Lino Sgaravizzi, Silvio Veschi e Elia Bondi (dal 20 al 23 luglio), Paolo Pettinari, Simone Sorbaioli e Alessio Acquisti (dal 27 al 30 luglio) e infine Enrico Milanesi e Valter Scappini (dal 3 al 6 agosto).
Per il CFT, attivo in città da oltre 40 anni, rappresenta un’opportunità di far conoscere alla città, e ai tanti turisti, attraverso la valorizzazione della creatività dei tanti iscritti dell’associazione, le personalità, le sensibilità e le emozioni di chi è appassionato di fotografia.

Signorelli tra le Carte d’Archivio e i Manoscritti tifernati

Verrà aperta al pubblico sabato 6 maggio prossimo la mostra Storico documentaria dal titolo “Signorelli tra le Carte d’Archivio e i Manoscritti tifernati” promossa dalla Diocesi di Città di Castello e più specificatamente dai suoi istituti il Museo e l’Archivio diocesani e la Biblioteca ”Storti Guerri”. Il progetto si inserisce nelle Celebrazioni per i 500 anni dalla morte del pittore cortonese Luca Signorelli (Cortona, 1441-1445 circa – Cortona, 16 ottobre 1523), sostenuto dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, è realizzato in collaborazione con il Comune di Città di Castello, Assessorato alle Politiche culturali nell’ambito degli itinerari della “Valle del Signorelli”. I documenti esposti nelle sale del Museo Diocesano in Piazza Venanzio Gabriotti attestano le committenze del pittore cortonese a Città di Castello e quindi la sua importante produzione nelle principali chiese cittadine quali San Domenico, San Francesco, San’Agostino e l’Oratorio di San Crescentino a Morra, nella periferia sud di Città di Castello. Verrà esposto il volume di Alessandro Certini Memorie delle chiese e monasteri tifernati (Archivio storico diocesano di Città di Castello, Fondo del Capitolo, Memorie tifernati, ms. 1, cc. 72r e 72v –La pittura di Signorelli nella chiesa di San Francesco di Città di Castello – ms. 1, cc. 45v e 46r – La pittura di Signorelli nella chiesa di San Domenico di Città di Castello- ms. 1, c. 91r – La pittura di Signorelli nella chiesa di Sant’Agostino di Città di Castello) il quale reca preziosa testimonianza della produzione pittorica del cortonese oggi non più presente in questi luoghi di culto. Abbiamo posto all’attenzione del pubblico anche importanti documenti provenienti dalla Biblioteca “Storti Guerri” che attestano le opere di Signorelli e la loro importanza nel panorama rinascimentale oltreché l’influenza dei suoi dettami pittorici su allievi e seguaci che ne continueranno lo stile negli anni a seguire. Di seguito le opere esposte: Muzi Giovanni, Memorie ecclesiastiche di Città di Castello, vol. IV, Città di Castello 1843 (Biblioteca del Seminario di Città di Castello, collocazione: S.L.CdC.Aut.MUZI.4). Mancini Giacomo, Istruzione istorico-pittorica per visitare le chiese e palazzi di Città di Castello, Perugia 1832 (Biblioteca del Seminario di Città di Castello, collocazione: E.320, due tomi rilegati in un volume unico). Magherini Graziani Giovanni, L’arte a Città di Castello, Città di Castello 1897 (Biblioteca del Seminario di Città di Castello, collocazione: I.L.5). Ascani Angelo, Storia di un monumento. Chiesa di San Domenico a Città di Castello, Città di Castello 1963, (Biblioteca del Seminario di Città di Castello, collocazione: S.L.CdC.Aut.ASCA.4). Un estratto dalla Rivista d’Arte di Mario Salmi ci attesta la presenza, per la prima volta, dell’artista Signorelli presso l’Oratorio di San Crescentino con la realizzazione di un ciclo di affreschi cristologici, oggetto di studi approfonditi nei secoli successivi. Mario Salmi, Luca Signorelli a Morra, Estratto dalla Rivista d’Arte – Vol. XXVI (Annuario 1950) Firenze, Leo S. Olschki Editore 1950. A completamento di questo percorso di ricerca archivistica e di documenti e pubblicazioni mirati all’artistica cortonese, abbiamo avuto l’opportunità di esporre il documento di Conferimento a Luca Signorelli della cittadinanza onoraria nel 1488, da parte del Priori del Comune tifernate come segno indiscusso del riconoscimento del suo valore artistico. Conferimento della Cittadinanza Onoraria a Luca Signorelli da parte dei Priori del Comune di Città di Castello il 6 luglio 1488 per sé e per i suo eredi (Città di Castello, Archivio Storico Comunale – Riformanze, 1481-1490, c.206r). Hanno consentito la realizzazione di questa mostra la sempre proficua collaborazione con l’ Archivio storico e la Biblioteca della diocesi: un particolare ringraziamento al suo direttore e oggi anche Vicario generale don Andrea Czortek e all’archivista dott.ssa Cristiana Barni per la preziosa e consueta disponibilità che come in passato hanno consentito interessanti esposizioni frutto di una bella sinergia tra i nostri istituti diocesani, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio ecclesiastico culturale. Preziosa la collaborazione con il Comune tifernate, con l’Assessore alle Politiche culturali Michela Botteghi per la realizzazione del progetto comprensoriale di più ampio respiro la “Valle di Signorelli” di cui anche la Diocesi tifernate fa parte con il suo Museo l’Auditorium di San Giovanni Decollato e l’Oratorio di Morra.
Grazie anche al sostegno e alla sensibilità dimostrate dal Rotary Club di Città di Castello e dal suo Presidente Avv. Alessio Tomassucci, già comprovate in passato nella condivisione di significativi progetti come l’intervento di pulizia ordinaria del Riccio di Pastorale, esempio di oreficeria senese conservato nella Sala II del Museo Diocesano.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 11 giugno e sarà visitabile con ingresso gratuito.

 

Per informazioni: 075 8554705 museo@diocesidicastello.it