Estate in San Giustino

Sabato 19 luglio alle ore 17:30 verrà inaugurata alla Rocca – Centro per l’Arte Contemporanea la mostra Baci da Umbertide dell’artista Alex Pinna; curata da Giorgio Bonomi e Lara Caccia e realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Umbertide e con la galleria Giovanni Bonelli di Milano.
In mostra verranno presentati circa trenta lavori che testimoniano il percorso di ricerca più recente dell’artista ligure, ma milanese d’adozione.
… una metafora della non-identificazione del rappresentato, essendo appunto “indefinito” e quindi “universale”, capace di assumere i connotati di tutti, di “uno, nessuno e centomila”. Anzi a volte la definizione, come molte situazioni rappresentate, assume valenze ironiche. Qui sta, oltre alle qualità estetiche che Pinna esprime, la “lezione” che ci offre: la vita, con le sue precarietà, con i suoi equilibri, con i suoi grovigli, deve essere accettata, appunto, con ironia o, meglio, con autoironia che è l’unico modo per trovare momenti “fermi” e “sicuri”… (dal testo di Giorgio Bonomi)
Per l’occasione sarà pubblicata una busta/catalogo contenente i testi dei curatori e sette cartoline realizzate dall’artista.
Alex Pinna (www.alexpinna.org) è nato ad Imperia, diplomato al corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora a Milano.
E’ direttore e docente della scuola di scultura dell’Accademia di belle arti di Brera di Milano.
Ha fin da subito orientato la sua produzione sulla scultura ricorrendo a materiali eterogenei quali la corda, il vetro, il bronzo, e la ceramica. I suoi lavori sono stati esposti in numerose gallerie e spazi pubblici italiani ed internazionali tra i quali segnaliamo: Katara art center, Doha Qatar (2025); Museo archeologico dell’Università, Pavia (2024); Palazzo Bevilacqua, Bologna (2018); Museo Marca, Catanzaro (2018); MOAH Museum, Los Angeles (2017); Museo Vigado, Budapest (2017); Museo di Arte contemporanea di Cassino (2013); Fondazione Rotella, Catanzaro (2012); Palazzo Collicola, Spoleto (2012); Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano (2010).
La mostra sarà visitabile fino al 14 settembre col seguente orario:
Martedì 16.30 / 18.30 Mercoledì e Giovedì 10.30 / 12.30 – 16,30 / 17.30
Venerdì, Sabato e Domenica 10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30
Lunedì chiuso. Festivi aperto.
Mostra personale presso l’Ala Nuova della Pinacoteca comunale di Città di Castello dal 12 Giugno al 19 Luglio 2025.
Ingresso libero
Orari: 10-13 e 14:30-18:30. Chiuso il lunedì
Prosegue la programmazione culturale del Comune di Città di Castello con una nuova mostra presso la Event Room della Pinacoteca comunale. Dopo l’innovativa mostra dedicata al critico Vittorio Brandi Rubiu, che ha inaugurato un nuovo filone espositivo che permette di rileggere la storia dell’arte contemporanea con gli occhi di chi quella storia ha contribuito a scriverla, l’assessore alla cultura Michela Botteghi, in occasione del 113 compleanno del museo civico ha annunciato la prossima mostra. Si tratta della personale di Claudio Verna, tra i protagonisti assoluti della pittura analitica italiana del secondo Novecento. L’esposizione, curata da Giorgio Bonomi e Lorenzo Fiorucci, sarà allestita presso la Event Room dal 4 luglio al 21 settembre 2025, una nuova tappa nella programmazione annuale di questo spazio che si dimostra essere un efficace contenitore per approfondimenti sulle varie questioni artistiche, ravvivando periodicamente il percorso stabile della Pinacoteca tifernate.
Nato a Guardiagrele (CH) nel 1937, Verna è da sempre pittore. All’inizio del suo percorso aderisce, pur mantenendo una forte autonomia poetica, a quella corrente definita Pittura Analitica o Pittura-Pittura: un movimento che, negli anni ’60 e ’70, si proponeva di superare l’informale e il minimalismo attraverso una rinnovata attenzione agli elementi fondanti del fare pittorico – il colore, la superficie, il gesto.
L’opera di Verna si distingue per una monocromia mai assoluta, attraversata da tagli e strisce che rivelano una tavolozza complessa, e da una geometria “calda”, capace di emozionare. Le sue composizioni si articolano, nel tempo, in un dialogo continuo tra rigore e libertà, tra ortogonalità e variazione lirica, come dimostrano i suoi “arcipelaghi” cromatici e le più recenti sovrapposizioni di grandi campiture di colore.
Il percorso espositivo a Città di Castello è giocato su formati medio e piccoli prodotti dalla metà degli anni novanta fino ad oggi. Un percorso che ci fa immergere nel mondo lirico della pittura di Verna che attraverso le sue opere riesce a costruire e fissare su tela la densità di un’emozione offrendo al pubblico l’occasione di entrare in contatto con un’arte che, pur nella sua astrattezza, parla al sentimento umano: dalla serena luminosità dei bianchi e dei gialli, all’inquietudine profonda dei blu e dei neri.
Un’esperienza che invita lo spettatore ad andare oltre il visibile, nel segno di un’arte che ancora oggi sa interrogare il presente.
Informazioni utili
Sede: Event Room – Pinacoteca Comunale di Città di Castello
Date: 4 luglio – 21 settembre 2025
A cura di: Giorgio Bonomi e Lorenzo Fiorucci
Promossa da: Comune di Città di Castello – Assessorato alla Cultura
Inaugurazione: Giovedì 4 luglio, ore 18:00
Orari Pinacoteca: dal martedì alla domenica 10.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30
Contatti stampa:
cultura@comune.cittadicastello.pg.it tel 075-8523171
Qeu Meparishvili
Edicola dei Randagi – Shrine of the Strays
A cura di Giovanni Rendina
Citerna (PG), Umbria
Dal 28 giugno al 28 settembre 2025
Una Boccata d’Arte
20 artisti, 20 borghi, 20 regioniSesta edizione
Inaugurazione: sabato 28 giugno 2025, ore 18.00
Rocca di Citerna, Via della Rocca
In occasione della sesta edizione di Una Boccata d’Arte, progetto d’arte contemporanea diffuso lungo tutta la Penisola, ideato da Fondazione Elpis, è il borgo di Citerna (PG) ad accogliere un intervento inedito per l’Umbria. Firmata da Qeu Meparishvili (Tbilisi, Georgia, 1995) e curata da Giovanni Rendina l’opera si intitola Edicola dei Randagi – Shrine of the Strays ed è aperta al pubblico a partire da sabato 28 giugno, alle ore 18.00
La bellezza resta è un progetto artistico multidisciplinare nato nel 2015 su iniziativa dell’associazione Heart-Pulsazioni Culturali di Vimercate (MB) e del Teatro Binario7 di Monza. Il progetto intende offrire uno spunto di riflessione solo apparentemente banale: provare a parlare della gioia di vivere osservando gli aspetti migliori della vita. Un viaggio nel pensiero positivo inteso non come attitudine a chiudere gli occhi davanti ai problemi, ma come capacità di superare il dolore, la rabbia e la paura riconducendole al loro valore di passaggio verso qualcosa di migliore. Gli ideatori hanno lanciato un appello agli artisti: interpretare l’idea di gioia di vivere con un’opera. I lavori scelti costituiscono oggi il corpus in continua crescita di una mostra che dal 2016 sta girando l’Italia, coinvolgendo numerose realtà culturali e sociali. Le opere ospiti della Rocca sono state realizzate da 42 artisti, alcuni dei quali presenti nel progetto fin dalle sue origini, altri entrati nel gruppo successivamente (alcuni specificamente per la sede di Umbertide).
L’evento, a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini con Corrado Accordino, sarà visitabile fino al 13 luglio col seguente orario:
Martedì: 16.30 – 18.30
Mercoledì e giovedì: 10.30 – 12.30 | 16.30 – 17.30
Venerdì, sabato e domenica: 10.30 – 12.30 | 16.30 – 18.30
Lunedì chiuso. Festivi aperto.
Artisti in mostra
Enrico Bernasconi, Piera Biffi, Raffaele Bonuomo, Ermenegildo Brambilla, Claudia Canavesi, Andrés David Carrara, Silvana Castellucchio, Elisa Cella, Andrea Cereda, Chiò, Silvia Cibaldi, Caterina Ciuffetelli, Francesca Della Toffola, Federica Ferzoco, Armando Fettolini, Roberto Fumagalli, Giuliano Gaigher, Nadia Galbiati, Roberto Ghezzi, Azael Langa, Alessio Larocchi, Rossana Maggi, Davide Maggioni, Carlo Mangolini, Adelio Maronati, Annalisa Mitrano, Ettore Moschetti, Giacomo Nuzzo, Lorenzo Pacini, Luciano Pea, Maurizio Pometti, Leonardo Prencipe, Dolores Previtali, Jasmin Prezioso, Alex Sala, Giovanni Sesia, Ettore Spatoloni, Max Squillace, Matteo Suffritti, Arturo Vermi, Marta Vezzoli, Chiara Zarabini.
Nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, sono stati presentati il 7 maggio presso l’atrio del palazzo comunale di Città di Castello gli elaborati realizzati dai ragazzi e ragazze del Polo Tecnico Franchetti Salviani e IIS “Patrizi Baldelli Cavallotti” a partire dalla raccolta “IL BARZELLETTIERE dell’ era fascista” pubblicata dalla libreria editrice Paci LA TIFERNATE nel 1945.
Le classi, in collaborazione con la sezione A.N.P.I. di Città di Castello , hanno lavorato sul contesto storico, sociale, giuridico fornendo la loro interpretazione e il loro punto di vista relativamente ad alcune barzellette scelte dalla raccolta.
Un modo per approcciare alla Storia e ai diritti civili da prospettive insolite.
Vogliamo qui condividere in una sorta di MOSTRA VIRTUALE gli elaborati realizzati dai ragazzi e ragazze degli istituti coinvolti.
STORIE DI LIBRI, LIBERAZIONE, LIBERTA’ è un progetto a cura dell’Archivio storico della Libreria editrice Paci LA TIFERNATE e della Casa editrice IL SOLCO A.P.S. in collaborazione con Comune di Città di Castello, ANPI, sezione di Città di Castello, Istituto di storia politica e sociale “V. GABRIOTTI”, MUA (Musei Umbria Alto Tevere ), Biblioteca Carducci, MEDEM A.P.S. e vuole celebrare gli 80 anni dalla liberazione di Città di Castello dal nazi-fascismo ricordando, con queste due opere editoriali, anche quelle azioni che pur in forma disarmata, e senza spargimento di sangue, contribuirono al processo di liberazione, oltre che dei corpi e dei territori, anche delle menti e degli spiriti.
Sabato 10 maggio (ore 17) si inaugura la settima edizione della mostra che dal 2016 annualmente la Rocca dedica ad artiste di genere femminile. Anche questa volta vengono proposte tre artiste che operano con diverse poetiche e differenti tecniche. Con tre “personali” queste artiste, provenienti da nord, dal centro e dal sud d’Italia, offrono uno spettro ampio dell’arte contemporanea nelle sue diverse modalità esecutive Mirta Carroli è scultrice che lavora con il ferro o l’acciaio corten, manifestando sempre la volontà di interagire con lo spazio. Elena Diaco Mayer, con una memoria verso le icone bizantine, evidenziando nelle sue opere la luce, anche grazie alle superfici, dorate o argentate, specchianti. Claudia Peill, a sua volta, ha fotografato i “tombini” in varie parti del mondo, trasformando quell’oggetto in un simbolo evocativo.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 8 giugno nei seguenti orari:
Martedì 16.30 / 18.30 – 16,30 / 17.30; Mercoledì e Giovedì 10.30 / 12.30 – 16,30 / 17.30;
Venerdì, Sabato e Domenica 10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30
Lunedì chiuso. Festivi aperto.
MIRTA CARROLI
Nata a Brisighella (RA) nel 1949, vive e lavora a Bologna dove ha insegnato al liceo artistico e all’Accademia di Belle Arti. Ha iniziato ad esporre nel 1984 con numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra le quali quelle alle Gallerie G7 di Bologna e Varart di Firenze a cura di Giorgio Bonomi, due mostre a New York e la grande antologica a Brisighella curata da Pietro Bellasi; nel 1995 è presente alla XLVI Biennale di Venezia. Ha realizzato opere di grandi dimensioni, alcune in spazi pubblici, tra queste Il Tempio delle voci a Brufa (PG), Energea a Grosseto, e recentemente Nike a Faenza e Fucinafuoco a Bassano in Teverina (VT).
ELENA DIACO MAYER
Nata a Padova nel 1968 e cresciuta a Firenze. Laureata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano si è poi specializzata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dove vive e lavora. Ha studiato lingua araba, iconografia ortodossa e calligrafia giapponese. Ha partecipato alla Seconda Biennale d’Arte dei Giovani di Bologna, curata da Renato Barilli e ha esposto alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia – Accademie. Nei suoi lavori su superfici riflettenti, tra oro e argento, cerca una sintesi che conduce verso il Vuoto, non inteso come assenza, ma come origine che dà luce ad ogni cosa.
CLAUDIA PEILL
Nata a Genova nel 1963. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua attività artistica dai primi anni ’90. Ha esposto presso musei, istituzioni pubbliche e gallerie private in Italia e all’estero tra le quali: Museo Pecci, Prato 2000; Künstlerhaus Vienna 2001; ICI London 2003; le Galleria Martano, Torino 2004; Anna D’Ascanio, Roma, 2006; Mara Coccia, Roma 2012; Museo Andersen, Roma 2014; Galleria Nazionale, Roma 2015; Anna Marra, Roma 2017; Gallen-Kallela Museum, Helsinki 2018-19; Great Beauty Contemporary Art Museum, Pechino 2019, Villa Olmo Como 2022, Museo in Trastevere Roma, 2024. È presente in numerose collezioni pubbliche e private. Vive Roma, dove è docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti.