



Il tema che lega la programmazione riguarda San Francesco nella ricorrenza degli 800 anni dal ricevimento delle Stimmate alla Verna (1224-2024): pertanto si terranno conferenze tematiche legate al Santo e concerti con musiche di ispirazione francescana in luoghi, monasteri o conventi di famiglie francescane sia maschili che femminili come il Chiostro del Monastero di santa veronica Giuliani e Chiostro del Convento degli Zoccolanti. Prevista anche la presentazione di un volume relativo ai Monasteri benedettini in Umbria.
Pertanto sono ben 12 i comuni coinvolti nella programmazione che interesserà i mesi estivi di luglio e agosto con quattordici eventi culturali destinati a turisti e cittadini e l’obiettivo dell’appuntamento rimane la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, non solo dei chiostri dell’Alto Tevere Umbro-Toscano, spazi di straordinario interesse artistico e di rara bellezza architettonica, ma anche luoghi di meditazione e raccoglimento spirituale e monumenti ricchi di storia.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al grafico dell’iniziativa che da anni segue questo appuntamento Fabrizio Manis e alla Tipografia Petruzzi.
Museo diocesano di Città di Castello, 075 8554705 – museo@diocesidicastello.it
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Sabato 6 luglio alle ore 11,30 nella Chiesa Monumentale di San Francesco (Città di Castello) “Concerto per flauto e organo”. Flauto: Luisa Mencherini, organista: Alessandro Bianconi. Sabato 13 luglio alle ore 11,30 nella Chiesa Monumentale di San Francesco (Città di Castello) “Concerto corale”. Cappella musicale della Concattedrale di Urbania, direttore: Lorenzo Antinori. Sabato 20 luglio alle ore 11,30 nella Chiesa Monumentale di San Francesco (Città di Castello) ” Concerto di musica medievale”, “Ensemble La Douss’aura”. Sabato 27 luglio alle ore 11,30 nella Basilica Cattedrale dei santi Florido e Amanzio (Città di Castello) “Concerto d’organo. Omaggio a Giacomo Puccini nel 100° anniversario dalla morte”. Organista: Alessandro Bianconi. Al termine di ogni concerto seguirà la recita dell’Angelus Domini. Ingresso libero. La Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini” fu fondata nel 1931 da Mons. Rolando Magnani, per volontà del Beato Carlo Liviero con lo specifico incarico di svolgere un più solenne e qualificato servizio liturgico-musicale presso la basilica cattedrale di Città di Castello. Alla Schola Cantorum fu dato il nome di ”Anton Maria Abbatini”, un noto compositore e un maestro di cappella della città tifernate, deceduto nel 1679. Oggi è composta da circa 30 coristi ed è diretta dal Maestro Alessandro Bianconi, coadiuvato dalla preparatrice vocale Emanuela Agatoni. Tra le partiture più significative affrontate negli ultimi anni si segnalano: il Requiem di G. Faurè (2013), il Magnificat di J.S. Bach (2014), la Messa d’Incoronazione di W.A. Mozart (2015), il Requiem Op. 9 di M. Duruflè (2016), la Missa Solemnis di S. Lancen (2016). Ha collaborato con: Festival delle Nazioni di Città di Castello, l’Orchestra Filarmonica di Roma, l’Orchestra da Camera del Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, l’Ensemble “Le Baroque Nomade – XVIII-21” di Parigi e la Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi. In campo liturgico, la Corale pone, inoltre, particolare attenzione verso la commissione ed esecuzione di nuove opere con l’intento di arricchire il patrimonio musicale da destinarsi all’uso pratico, con particolare riferimento alle festività locali: la Missa Sanctorum Floridi et Amantii (per Soli, Coro, Orchestra e Assemblea), i Primi Vespri per la solennità della Beata Vergine Maria Madre della Grazia Divina (2013) ed una Missa Brevis al compositore Roberto Tofi (2018). |
Sabato 22 giugno (ore 18) si inaugura alla Rocca di Umbertide “À rebours”, mostra personale dell’artista milanese Armando Fettolini a cura di Simona Bartolena e Luigi Cavadini.
La mostra sarà visitabile fino a Domenica 28 Luglio nei seguenti orari:
Martedì 16.30 / 18.30;
Mercoledì e Giovedì 10.30 / 12.30 – 16,30 / 17.30;
Venerdì, Sabato e Domenica 10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30
Lunedì chiuso. Festivi aperto.
À rebours racconta gli ultimi vent’anni della ricerca artistica di Armando Fettolini, presentando opere datate dalla fine degli anni Novanta ai nostri giorni.
Il percorso artistico di Fettolini inizia alla metà degli anni Settanta, con gli studi all’Istituto d’Arte di Monza, e prosegue, senza sosta, fino ad oggi, in una costante e coerentissima evoluzione. Elemento di continuità nella ricerca dell’artista è l’indagine dell’animo umano, in tutta la sua complessità. Materiche, profondamente espressive, in bilico tra figurazione e astrazione, le opere di Armando Fettolini procedono da sempre per serie tematiche, entrando e uscendo da temi iconografici che compongono la trama di un unico grande racconto. La mostra presenta un’ampia selezione di lavori, tra dipinti, sculture e installazioni, scelti dall’artista e dai curatori, provenienti da collezioni pubbliche e private oltre che dall’archivio dell’artista. Il percorso di mostra procede, però, all’inverso – À rebours, appunto –, controcorrente, partendo dagli ultimissimi lavori per arrivare a quelli più vecchi come datazione.
Ciascuna delle tematiche indagate dall’arte di Armando Fettolini suggerisce riflessioni importanti sulla condizione umana, sulla diversità, sulla necessità di guardare il Mondo con occhi meno ipocriti: dai Randagi alla serie del Mondo degli strani, dai Corpi in viaggio fino ai più recenti Blu, le iconografie interpretate dall’artista sono sempre racconti emozionanti, capaci di coinvolgere anche il visitatore meno attento. Gli ultimi lavori sembrano portare una nuova leggerezza nella poetica dell’artista, frutto anche di una condizione personale più serena e distesa. Alla materia “pesante” che emergeva nelle sue opere del passato si è sostituita la carta, elemento centrale nella sua più recente produzione. Passato da un periodo in cui nella sua tavolozza predominava il blu – colore emblematico e simbolico –, Fettolini è approdato ora a composizioni realizzate con la carta e pervase dalla luminosità del bianco: opere che segnano una straordinaria svolta, aprendo nuovi orizzonti da attraversare.
In mostra viene data un’attenzione particolare anche alla narrazione, con un apparato didattico pensato per rendere comprensibile anche a un pubblico di non addetti ai lavori il significato dei lavori esposti.
Cenni biografici
Armando Fettolini è nato a Milano nel 1960. La passione per la pittura lo accompagna fin dall’infanzia; già a quindici anni viene preso a bottega da un affreschista, Nicola Napoletano. A diciotto anni riceve i primi riconoscimenti artistici ufficiali e nel 1987 si tiene la sua prima mostra. Il 1997 è l’anno dell’ingresso ufficiale nel mondo del mercato dell’arte con la Galleria Mari Arte Contemporanea con la quale partecipa alle principali fiere nazionali e internazionali ed espone in luoghi pubblici deputati all’arte e musei. Nel 2000 egli riceve a Parigi il 5° Award Arjo Wiggins come miglior creativo italiano. A dicembre dello stesso anno inaugura a New York una personale alla galleria Art54; seguiranno, fino ad arrivare ai nostri giorni, mostre in Spagna, Francia, Corea del Sud, Germania, Lussemburgo, Slovacchia, Svizzera e in numerose e importanti sedi italiane. Tra le sue ultime personali: Blu agostino, Como, San Pietro in Atrio, 2018; Immergersi nel cielo, Piacenza Biffi Arte 2018; L’infinito in un quadrato, Milano, Università Bocconi, 2019; 180 da qui, Arcore, Villa Borromeo d’Adda, 2020; Il mio approdo, Castel Rozzone, Palazzo Comunale, 2021; I miei 8000, Missaglia, Monastero della Misericordia, 2021. Di lui hanno scritto alcune delle più importanti firme della critica contemporanea. Numerose le pubblicazioni a lui dedicate. Dal 2009 Fettolini si dedica anche alla realizzazione di opere pubbliche, con progetti che gli permettono di indagare nuovi aspetti della comunicazione artistica, quali la relazione tra opera d’arte e territorio. All’attività di artista egli affianca quella di operatore culturale, organizzatore e curatore di mostre, con particolare attenzione sia alla riscoperta di importanti ma ancora poco noti maestri del passato che al sostegno e la promozione della ricerca di giovani emergenti. Nel 2015 ha fondato, per questo, con Simona Bartolena il progetto Ponte43.
In occasione della manifestazione a Castello Bufalini sono previste visite guidate a tema dal titolo 𝐼 𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑖 𝑖𝑛 𝑔𝑖𝑎𝑟𝑑𝑖𝑛𝑜. 𝐴𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜 𝐵𝑢𝑓𝑎𝑙𝑖𝑛𝑖.
In due turni, 𝟏𝟏.𝟎𝟎 e alle 𝟏𝟓.𝟑𝟎, sarete accompagnati in un percorso multisensoriale in cui ammirare i colori dei fiori e le sfumature delle foglie, ascoltare i canti degli uccelli e il gracidare delle rane, sentire (o immaginare) i profumi e i sapori dei frutti presenti nel grande frutteto o dipinti nelle stanze del castello e, eccezionalmente, potrete entrare all’interno del #labirinto, risalente alla fine del Seicento!
Evento compreso nel biglietto di ingresso.
La prenotazione è obbligatoria e in caso di maltempo l’evento sarà annullato.
L’iniziativa è promossa da APGI -Associazione parchi e giardini d’Italia, con il patrocinio del Ministero della Cultura e Anci.
Info e prenotazioni: 075856115; drm-umb.castellobufalini@cultura.gov.it
Sabato 18 maggio (ore 17) alla Rocca di Umbertide verrà inaugurata la mostra d’arte contemporanea TREARTISTESEI. Saranno presenti i curatori Giorgio Bonomi e Lara Caccia, oltre alle artiste: Rosetta Berardi, Francesca Dondoglio e Valentina Palmi.
Questa mostra è la sesta di una serie di esposizioni iniziata nel 2016 che vuole portare all’attenzione del pubblico la produzione artistica legata al genere femminile. Anche questa volta vengono proposte le “personali” di tre artiste che operano con diverse poetiche e differenti tecniche, offrendo al visitatore uno spettro ampio dell’arte contemporanea: dall’astrazione all’arte concettuale, dalla monocromia alla figurazione.
ROSETTA BERARDI nasce in Sicilia nel 1944. Dal 1962 vive a Ravenna dove si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti e poi si è laureata in Storia dell’Arte Contemporanea al DAMS di Bologna. Sensibile alla contaminazione tra pittura, installazione e fotografia, sviluppa una costante ricerca estetica sulla sinergia dei materiali. Sue opere sono presenti in collezioni private e musei tra cui: Museo d’Arte della Città, Ravenna; Galleria Arte Moderna e Collezione Albornoz, Spoleto; MACAM, Museo Arte Contemporanea all’Aperto, Maglione (TO); Museo d’Arte Contemporanea Novoli (LE); Collezione Muditac, Roma; Museum Sanbao Ceramic Art, Jingdezhen (Cina); Museum Bagheria, Osservatorio dell’Arte Contemporanea in Sicilia, Bagheria (PA); MACC Museo d’Arte Contemporanea, Caltagirone; Parigi sede dell’Unesco; Bologna, Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.
FRANCESCA DONDOGLIO è nata a Donato (BI) nel 1990, vive a Torino. Dopo un’esperienza nel restauro delle opere antiche, moderne e contemporanee (è laureata in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali), si dedica alla pittura, fondata sul colore, materia e segno. Nelle sue opere alla stesura segnica del pigmento segue il processo pittorico attraverso un’azione corporale, in cui la mano diventa lo strumento espressivo sia della razionalità che del sentimento, arrivando ad amalgamare i due colori in una sintesi psichica-visiva. L’atto del dissolvere il pigmento fino a farlo diventare superficie, corrisponde ogni volta ad un divenire esperienziale, che si eleva dal terreno verso un modo spirituale, e quella stessa superficie diviene soglia da oltrepassare. Le sue opere prediligono la forma del quadro e dell’installazione site specific e sono presenti in collezioni pubbliche e private.
VALENTINA PALMI è nata a Bologna, dove vive, nel 1994. Nel 2021 si è diplomata alla Magistrale di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Da allora porta avanti, attraverso una pratica artistica basata su quella che definisce “Linea Verticale”, una ricerca di ampio respiro sulla direzione politicamente spirituale nell’arte emergente. La predominanza della tonalità vermiglia dei segni è data da una stratificazione di diversi umori a partire dalle gocce di sangue, dalle matite, fino alla biro ed agli inchiostri. Attualmente sta frequentando il Dottorato d’artista promosso dalle Università di Hasselt e di Bologna ed è la direttrice artistica della Galleria d’Arte Contemporanea Studio la Linea Verticale di Bologna.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 16 giugno nei seguenti orari:
Martedì 16.30 / 18.30;
Mercoledì e Giovedì 10.30 / 12.30 – 16,30 / 17.30;
Venerdì, Sabato e Domenica 10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30
Lunedì chiuso. Festivi aperto.
Raro esempio di dimora storica signorile, il Castello Bufalini è pronto a regalare una grande sorpresa ai suoi visitatori. Da domenica 21 aprile il fantastico labirinto, posto all’interno di uno tra i più grandi e importanti giardini formali all’italiana dell’Umbria, sarà aperto al pubblico ogni terza domenica del mese, fino a ottobre.
Sarà possibile visitare uno dei luoghi più suggestivi di Castello Bufalini e provare l’emozione unica di addentrarsi in un percorso nato per il diletto dei signori e dei loro ospiti!
Ecco quel che dovete sapere:
👉il labirinto è visitabile ogni terza domenica del mese
👉sono previsti un turno alle 11.00 e uno alle 17.00
👉le visite sono per gruppi di massimo 10 persone
👉la visita è su prenotazione via telefono o mail ai contatti di Castello Bufalini
📌Info e prenotazioni:
📞075856115
📩 drm-umb.castellobufalini@cultura.gov.it
📍Segnate in agenda questo imperdibile appuntamento!
Accanto a nomi di rilievo o emergenti della scena artistica italiana contemporanea che saranno protagonisti della stagione espositiva 2024, la Rocca di Umbertide con la quinta edizione della mostra collettiva Umbertid’Arte vuole ancora una volta dare visibilità ad artisti non professionisti del territorio (per nascita o adozione) che presentano i loro lavori spaziando tra varie forme espressive: pittura, disegno, arti plastiche, fotografia.
Sono in mostra opere di Posy Abbot, Alessio Accalai, Bruno Anitori, Carlo Arcipreti Finocchi, Jason Balducci, Matteo Becchetti, Lucia Bonucci, Sandro Epi, Mir-Ko, Giampaolo Monsignori, Paola Panzarola, Ilaria Pennoni, Vittorio Picchio, Marco Piccioloni, Laura Rossi, Wolfgang Sandt, Giada Sonaglia, Ettore Spatoloni, Paola Suvieri, Simona Tondini, Antonella Ubbidini, Alberto Venturelli.
La mostra si inaugura sabato 30 marzo alle ore 17 e sarà visitabile fino al 5 maggio nei seguenti orari:
Martedì 16.30 – 18.30
Mercoledì e Giovedì 10.30 – 12.30 / 16.30 – 17.30
Venerdì, sabato e Domenica 10.30 – 12.30 / 16.30 – 18.30
Lunedì chiuso. Festivi aperto.