BACI DA UMBERTIDE (Rocca di Umbertide, 19 Luglio / 14 Settembre). Mostra personale di ALEX PINNA

Sabato 19 luglio alle ore 17:30 verrà inaugurata alla Rocca – Centro per l’Arte Contemporanea  la mostra Baci da Umbertide dell’artista Alex Pinna; curata da Giorgio Bonomi e Lara Caccia e realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Umbertide e con la galleria Giovanni Bonelli di Milano.

In mostra verranno presentati circa trenta lavori che testimoniano il percorso di ricerca più recente dell’artista ligure, ma milanese d’adozione.

… una metafora della non-identificazione del rappresentato, essendo appunto “indefinito” e quindi “universale”, capace di assumere i connotati di tutti, di “uno, nessuno e centomila”.  Anzi a volte la definizione, come molte situazioni rappresentate, assume valenze ironiche. Qui sta, oltre alle qualità estetiche che Pinna esprime, la “lezione” che ci offre: la vita, con le sue precarietà, con i suoi equilibri, con i suoi grovigli, deve essere accettata, appunto, con ironia o, meglio, con autoironia che è l’unico modo per trovare momenti “fermi” e “sicuri”… (dal testo di Giorgio Bonomi)

Per l’occasione sarà pubblicata una busta/catalogo contenente i testi dei curatori e sette cartoline realizzate dall’artista.

 

Alex Pinna (www.alexpinna.org) è nato ad Imperia, diplomato al corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, vive e lavora a Milano.

E’ direttore e docente della scuola di scultura dell’Accademia di belle arti di Brera di Milano.

Ha fin da subito orientato la sua produzione sulla scultura ricorrendo a materiali eterogenei quali la corda, il vetro, il bronzo, e la ceramica. I suoi lavori sono stati esposti in numerose gallerie e spazi pubblici italiani ed internazionali tra i quali segnaliamo: Katara art center, Doha Qatar (2025); Museo archeologico dell’Università, Pavia (2024); Palazzo Bevilacqua, Bologna (2018); Museo Marca, Catanzaro (2018); MOAH Museum, Los Angeles (2017); Museo Vigado, Budapest (2017); Museo di Arte contemporanea di Cassino (2013); Fondazione Rotella, Catanzaro (2012); Palazzo Collicola, Spoleto (2012); Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano (2010).

 

La mostra sarà visitabile fino al 14 settembre col seguente orario:

Martedì 16.30 / 18.30   Mercoledì e Giovedì 10.30 / 12.30 – 16,30 / 17.30

Venerdì, Sabato e Domenica 10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30

Lunedì chiuso. Festivi aperto.

Claudio Verna. Costruire un’emozione

Prosegue la programmazione culturale del Comune di Città di Castello con una nuova mostra presso la Event Room della Pinacoteca comunale. Dopo l’innovativa mostra dedicata al critico Vittorio Brandi Rubiu, che ha inaugurato un nuovo filone espositivo che permette di rileggere la storia dell’arte contemporanea con gli occhi di chi quella storia ha contribuito a scriverla, l’assessore alla cultura Michela Botteghi, in occasione del 113 compleanno del museo civico ha annunciato la prossima mostra. Si tratta della personale di Claudio Verna, tra i protagonisti assoluti della pittura analitica italiana del secondo Novecento. L’esposizione, curata da Giorgio Bonomi e Lorenzo Fiorucci, sarà allestita presso la Event Room dal 4 luglio al 21 settembre 2025, una nuova tappa nella programmazione annuale di questo spazio che si dimostra essere un efficace contenitore per approfondimenti sulle varie questioni artistiche, ravvivando periodicamente il percorso stabile della Pinacoteca tifernate.

Nato a Guardiagrele (CH) nel 1937, Verna è da sempre pittore. All’inizio del suo percorso aderisce, pur mantenendo una forte autonomia poetica, a quella corrente definita Pittura Analitica o Pittura-Pittura: un movimento che, negli anni ’60 e ’70, si proponeva di superare l’informale e il minimalismo attraverso una rinnovata attenzione agli elementi fondanti del fare pittorico – il colore, la superficie, il gesto.

L’opera di Verna si distingue per una monocromia mai assoluta, attraversata da tagli e strisce che rivelano una tavolozza complessa, e da una geometria “calda”, capace di emozionare. Le sue composizioni si articolano, nel tempo, in un dialogo continuo tra rigore e libertà, tra ortogonalità e variazione lirica, come dimostrano i suoi “arcipelaghi” cromatici e le più recenti sovrapposizioni di grandi campiture di colore.

Il percorso espositivo a Città di Castello è giocato su formati medio e piccoli prodotti dalla metà degli anni novanta fino ad oggi. Un percorso che ci fa immergere nel mondo lirico della pittura di Verna che attraverso le sue opere riesce a costruire e fissare su tela la densità di un’emozione offrendo al pubblico l’occasione di entrare in contatto con un’arte che, pur nella sua astrattezza, parla al sentimento umano: dalla serena luminosità dei bianchi e dei gialli, all’inquietudine profonda dei blu e dei neri.

Un’esperienza che invita lo spettatore ad andare oltre il visibile, nel segno di un’arte che ancora oggi sa interrogare il presente.

 

Informazioni utili
Sede: Event Room – Pinacoteca Comunale di Città di Castello
Date: 4 luglio – 21 settembre 2025
A cura di: Giorgio Bonomi e Lorenzo Fiorucci
Promossa da: Comune di Città di Castello – Assessorato alla Cultura
Inaugurazione: Giovedì 4 luglio, ore 18:00
Orari Pinacoteca: dal martedì alla domenica 10.00 – 13.00 e 14.30 – 18.30

Contatti stampa:
cultura@comune.cittadicastello.pg.it tel 075-8523171

Edicola dei Randagi – Shrine of the Strays

Qeu Meparishvili
Edicola dei Randagi – Shrine of the Strays
A cura di Giovanni Rendina
Citerna (PG), Umbria
Dal 28 giugno al 28 settembre 2025

Una Boccata d’Arte
20 artisti, 20 borghi, 20 regioniSesta edizione
Inaugurazione: sabato 28 giugno 2025, ore 18.00
Rocca di Citerna, Via della Rocca

In occasione della sesta edizione di Una Boccata d’Arte, progetto d’arte contemporanea diffuso lungo tutta la Penisola, ideato da Fondazione Elpis, è il borgo di Citerna (PG) ad accogliere un intervento inedito per l’Umbria. Firmata da Qeu Meparishvili (Tbilisi, Georgia, 1995) e curata da Giovanni Rendina l’opera si intitola Edicola dei Randagi – Shrine of the Strays ed è aperta al pubblico a partire da sabato 28 giugno, alle ore 18.00

LA BELLEZZA RESTA (Rocca di Umbertide, 14 giugno / 13 luglio 2025)

La bellezza resta è un progetto artistico multidisciplinare nato nel 2015 su iniziativa dell’associazione Heart-Pulsazioni Culturali di Vimercate (MB) e del Teatro Binario7 di Monza. Il progetto intende offrire uno spunto di riflessione solo apparentemente banale: provare a parlare della gioia di vivere osservando gli aspetti migliori della vita. Un viaggio nel pensiero positivo inteso non come attitudine a chiudere gli occhi davanti ai problemi, ma come capacità di superare il dolore, la rabbia e la paura riconducendole al loro valore di passaggio verso qualcosa di migliore. Gli ideatori hanno lanciato un appello agli artisti: interpretare l’idea di gioia di vivere con un’opera. I lavori scelti costituiscono oggi il corpus in continua crescita di una mostra che dal 2016 sta girando l’Italia, coinvolgendo numerose realtà culturali e sociali. Le opere ospiti della Rocca sono state realizzate da 42 artisti, alcuni dei quali presenti nel progetto fin dalle sue origini, altri entrati nel gruppo successivamente (alcuni specificamente per la sede di Umbertide).

L’evento, a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini con Corrado Accordino, sarà visitabile fino al 13 luglio col seguente orario:

Martedì: 16.30 – 18.30

Mercoledì e giovedì: 10.30 – 12.30 | 16.30 – 17.30

Venerdì, sabato e domenica: 10.30 – 12.30 | 16.30 – 18.30

Lunedì chiuso. Festivi aperto.

 

Artisti in mostra

Enrico Bernasconi, Piera Biffi, Raffaele Bonuomo, Ermenegildo Brambilla, Claudia Canavesi, Andrés David Carrara, Silvana Castellucchio, Elisa Cella, Andrea Cereda, Chiò, Silvia Cibaldi, Caterina Ciuffetelli, Francesca Della Toffola, Federica Ferzoco, Armando Fettolini, Roberto Fumagalli, Giuliano Gaigher, Nadia Galbiati, Roberto Ghezzi, Azael Langa, Alessio Larocchi, Rossana Maggi, Davide Maggioni, Carlo Mangolini, Adelio Maronati, Annalisa Mitrano, Ettore Moschetti, Giacomo Nuzzo, Lorenzo Pacini, Luciano Pea, Maurizio Pometti, Leonardo Prencipe, Dolores Previtali, Jasmin Prezioso, Alex Sala, Giovanni Sesia, Ettore Spatoloni, Max Squillace, Matteo Suffritti, Arturo Vermi, Marta Vezzoli, Chiara Zarabini.

Storie di libri, Liberazione, libertà

Nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, sono stati presentati il 7 maggio presso l’atrio del palazzo comunale di Città di Castello gli elaborati realizzati dai ragazzi e ragazze del Polo Tecnico Franchetti Salviani  e IIS “Patrizi Baldelli Cavallotti”  a partire dalla raccolta “IL BARZELLETTIERE dell’ era fascista” pubblicata dalla libreria editrice Paci LA TIFERNATE nel 1945.

Le classi, in collaborazione con la sezione A.N.P.I. di Città di Castello , hanno lavorato sul contesto storico, sociale, giuridico fornendo la loro interpretazione e il loro punto di vista relativamente ad alcune barzellette scelte dalla raccolta.

Un modo per approcciare alla Storia e ai diritti civili da prospettive insolite.

Vogliamo qui condividere in una sorta di MOSTRA VIRTUALE gli elaborati realizzati dai ragazzi e ragazze degli istituti coinvolti.

STORIE DI LIBRI, LIBERAZIONE, LIBERTA’ è un progetto a cura dell’Archivio storico della Libreria editrice Paci LA TIFERNATE e della Casa editrice IL SOLCO A.P.S. in collaborazione con Comune di Città di Castello, ANPI, sezione di Città di Castello, Istituto di storia politica e sociale “V. GABRIOTTI”, MUA (Musei Umbria Alto Tevere ), Biblioteca Carducci, MEDEM A.P.S. e vuole celebrare gli 80 anni dalla liberazione di Città di Castello dal nazi-fascismo ricordando, con queste due opere editoriali, anche quelle azioni che pur in forma disarmata, e senza spargimento di sangue, contribuirono al processo di liberazione, oltre che dei corpi e dei territori, anche delle menti e degli spiriti.

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TREARTISTE7 (Rocca di Umbertide, 10 maggio / 8 giugno 2025)

   Sabato 10 maggio (ore 17) si inaugura la settima edizione della mostra che dal 2016 annualmente la Rocca dedica ad artiste di genere femminile. Anche questa volta vengono proposte tre artiste che operano con diverse poetiche e differenti tecniche. Con tre “personali” queste artiste, provenienti da nord, dal centro e dal sud d’Italia, offrono uno spettro ampio dell’arte contemporanea nelle sue diverse modalità esecutive Mirta Carroli è scultrice che lavora con il ferro o l’acciaio corten, manifestando sempre la volontà di interagire con lo spazio. Elena Diaco Mayer, con una memoria verso le icone bizantine, evidenziando nelle sue opere la luce, anche grazie alle superfici, dorate o argentate, specchianti. Claudia Peill, a sua volta, ha fotografato i “tombini” in varie parti del mondo, trasformando quell’oggetto in un simbolo evocativo.

     La mostra sarà visitabile fino a domenica 8 giugno nei seguenti orari:

Martedì 16.30 / 18.30 – 16,30 / 17.30; Mercoledì e Giovedì 10.30 / 12.30 – 16,30 / 17.30;

Venerdì, Sabato e Domenica 10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30

Lunedì chiuso. Festivi aperto.

 

MIRTA CARROLI

Nata a Brisighella (RA) nel 1949, vive e lavora a Bologna dove ha insegnato al liceo artistico e all’Accademia di Belle Arti. Ha iniziato ad esporre nel 1984 con numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra le quali quelle alle Gallerie G7 di Bologna e Varart di Firenze a cura di Giorgio Bonomi, due mostre a New York e la grande antologica a Brisighella curata da Pietro Bellasi; nel 1995 è presente alla XLVI Biennale di Venezia. Ha realizzato opere di grandi dimensioni, alcune in spazi pubblici, tra queste Il Tempio delle voci a Brufa (PG), Energea a Grosseto, e recentemente Nike a Faenza e Fucinafuoco a Bassano in Teverina (VT).

ELENA DIACO MAYER

Nata a Padova nel 1968 e cresciuta a Firenze. Laureata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano si è poi specializzata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dove vive e lavora. Ha studiato lingua araba, iconografia ortodossa e calligrafia giapponese. Ha partecipato alla Seconda Biennale d’Arte dei Giovani di Bologna, curata da Renato Barilli e ha esposto alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia – Accademie. Nei suoi lavori su superfici riflettenti, tra oro e argento, cerca una sintesi che conduce verso il Vuoto, non inteso come assenza, ma come origine che dà luce ad ogni cosa.

CLAUDIA PEILL

Nata a Genova nel 1963. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua attività artistica dai primi anni ’90. Ha esposto presso musei, istituzioni pubbliche e gallerie private in Italia e all’estero tra le quali: Museo Pecci, Prato 2000; Künstlerhaus Vienna 2001; ICI London 2003; le Galleria Martano, Torino 2004; Anna D’Ascanio, Roma, 2006; Mara Coccia, Roma 2012; Museo Andersen, Roma 2014; Galleria Nazionale, Roma 2015; Anna Marra, Roma 2017; Gallen-Kallela Museum, Helsinki 2018-19; Great Beauty Contemporary Art Museum, Pechino 2019, Villa Olmo Como 2022, Museo in Trastevere Roma, 2024. È presente in numerose collezioni pubbliche e private. Vive Roma, dove è docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti.

Città di Castello: oltre 300 i visitatori del Biglietto unico

Oltre 300 i visitatori che hanno approfittato della promozione “Un biglietto quattro musei” che consente a Città di Castello per tutto il Giubileo la visita di Pinacoteca comunale Museo diocesano, Campanile cilindrico e Oratorio di San Crescentino. In occasione delle festività grande affluenza nei musei cittadini di Città di Castello aperti anche a Pasqua e Pasquetta, grazie anche alla campagna FO(U)R ONE, al suo esordio durante il Ponte Pasquale, “che, stando ai numeri ha funzionato” commentano Michela Botteghi, assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello, e Federica Tarducci, responsabile dei beni culturali della Diocesi. “Proprio grazie a questa promozione e al bel tempo i musei di Città di Castello sono stati visitati da più di 300 turisti provenienti da tutta Italia. Il visitatore ha potuto fare un viaggio attraverso il Rinascimento e la Contemporaneità visitando il cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera la cui prestigiosa facciata è stata progettata dal Vasari; contenitore encomiabile di una collezione ricchissima tra cui opere di Raffaello, Luca Signorelli, Ghirlandaio, Raffaellino del Colle, Della Robbia, Guttuso, De Chirico e molti altri. Durante tutte le festività è stato possibile ammirare anche la Pala di Santa Cecilia di Luca Signorelli, da poco restaurata, la mostra temporanea nella Event Room dal titolo “Vittorio Brandi Rubiu. Tra Arte e Vita. Documenti e opere da Burri a Pascali” a cura di Lorenzo Fiorucci e la “Biennale d’arte contemporanea. Con lo stesso biglietto i turisti hanno potuto ammirare l’arte sacra e rinascimentale del Museo Diocesano che conserva opere di oreficeria di rara bellezza tra cui il Palliotto, il Tesoro di Canoscio e le opere di Pinturicchio e di Rosso Fiorentino. A questi musei si è unita un’experience davvero emozionante e cioè quella di salire fino alla sommità del medievale Campanile Cilindrico e quella di poter fare una gita fuori porta in direzione affreschi di Luca Signorelli presso l’Oratorio di San Crescentino a Morra”. “Il percorso di visita permette di concentrare un uno o due giorni diversi spazi di interesse anche a misura di famiglia. Il primo fine settimana è andato molto bene, ora confidiamo nei prossimi che fino al 2 giugno ci accompagneranno in questo inizio estate”. Il biglietto unico ha la validità di una settimana e si cumula con altre convenzioni come il ridotto per tutti i musei di MUA, per la visita della mostra Metallica a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, per la Ecclesia Card, per il Museo di Cortona, e per il Museo civico di Sansepolcro. Le immagini della Pinacoteca, del Museo Diocesano, del Campanile Cilindrico, dell’Oratorio di San Crescentino ed il centro storico dall’alto hanno fatto il giro nei principali Tg nazionali e regionali il giorno di Pasqua e Pasquetta, nel corso delle diverse edizioni giornaliere.

𝑬𝒗𝒆𝒏𝒕𝒊 – 𝑷𝒂𝒔𝒒𝒖𝒆𝒕𝒕𝒂 𝒂 𝑴𝒐𝒏𝒕𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒐𝒔𝒕𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝑺𝒑𝒊𝒏𝒂 𝑻𝒓𝒂 𝒍𝒆 𝒏𝒐𝒗𝒊𝒕𝒂̀ 𝒊𝒍 𝒓𝒊𝒕𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒍𝒊𝒒𝒖𝒊𝒂 𝒂𝒍 𝑴𝒖𝒔𝒆𝒐 𝒅𝒊 𝑺𝒂𝒏 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒄𝒐

Si rinnova a Montone l’appuntamento con una delle manifestazione più belle e suggestive dell’Umbria: la Donazione della Santa Spina.

Lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta, si terrà la prima ostensione della reliquia, un momento significativo per ricordare che proprio il lunedì dell’Angelo avvenne la donazione a Montone della Spina della Corona del Cristo, che Carlo Fortebraccio ricevette dalla Serenissima Repubblica di Venezia, al sevizio della quale il figlio di Braccio aveva combattuto fra il 1470 e il 1477. C’è anche una leggenda secondo la quale questa Spina sarebbe fiorita il venerdì Santo, emanando un dolcissimo profumo. Dal 1798, dopo l’incendio della chiesa di San Francesco, la reliquia è custodita dalle suore del convento di Sant’Agnese, dove fu portata per proteggerla durante le invasioni napoleoniche. La novità di quest’anno è che la Santa Spina tornerà al suo luogo originario: il Museo di San Francesco, dove verrà nuovamente collocata in esposizione in estate, rendendo così omaggio alla sua storia secolare e al forte legame con il territorio.

Una giornata di festa, in attesa della rievocazione storica della Donazione che puntuale tornerà nel mese di agosto, caratterizzata non soltanto dal tema religioso, ma da tanti appuntamenti preparati dall’associazione Pro loco montonese. A conferire ulteriore prestigio alla manifestazione anche il patrocinio ufficiale del Giubileo 2025.
“Come ormai tradizione, il lunedì di Pasquetta si terrà la prima ostensione della Santa Spina, accompagnata dal suggestivo ritorno nel borgo del corteo storico guidato da Carlo Fortebracci, che simbolicamente donerà la reliquia alla comunità montonese. A seguire, nella Collegiata, sarà celebrata la messa solenne dal Vescovo delle diocesi di Città di Castello e Gubbio, Monsignor Luciano Paolucci Bedini, una presenza per noi particolarmente significativa e ricca di valore spirituale”, così il presidente della Pro loco di Montone, Raffaele Bei. “È un appuntamento molto sentito, che si ripete da anni – continua – e che rappresenta un momento di forte coesione per la comunità, oltre ad attirare numerosi visitatori e turisti, affascinati dalla storia e dalla bellezza di questa rievocazione. L’evento rappresenta l’inizio del percorso che ci condurrà alla grande festa di agosto, in programma quest’anno dal 17 al 24, quando si terrà la seconda ostensione della Santa Spina e la tradizionale sfida tra i Rioni per il Palio. Anche in quell’occasione sarà rievocato il ritorno di Carlo Fortebracci con il corteo storico, rendendo viva ancora una volta la nostra storia”.
“Esprimo profondo orgoglio e commozione nel pensare alla nostra comunità riunita per la prima ostensione della Santa Spina – afferma il sindaco Mirco Rinaldi -. Questo simbolo prezioso rappresenta per Montone un legame profondo con le radici cristiane, ma anche un momento di forte coesione popolare, in cui la storia torna a vivere nei gesti, nei volti e nelle emozioni della nostra gente. Dopo l’ostensione, la Santa Spina farà ritorno al Museo di San Francesco, suo luogo originario: un gesto dal forte valore simbolico, che rappresenta un atto di rispetto verso la nostra storia secolare e di rinnovata responsabilità nella custodia del nostro patrimonio spirituale e culturale. Ringrazio con sincera gratitudine la Pro loco, la parrocchia, le associazioni, i rioni e tutti i volontari che rendono possibile, anno dopo anno, questa celebrazione così sentita. Grazie a loro, Montone mostra il suo volto più autentico: quello di un borgo capace di onorare le proprie tradizioni guardando con speranza al futuro. Che la Santa Spina continui ad essere per tutti noi un segno di pace e di unità”.

Il programma di lunedì 21 aprile
La celebrazione della Santa Spina prenderà il via alle ore 10.30 in Piazza Fortebraccio con la lettura del “Proclama” del Gran Gonfaloniero, l’arrivo del Conte Carlo Fortebracci seguito dal Corteo Storico, accompagnato dai Tamburi di Braccio.
Il reliquiario della Santa Spina sarà visitabile tutto il pomeriggio nella Chiesa Collegiata, dove alle 11.30 il vescovo di Città di Castello e Gubbio celebrerà la santa messa, accompagnata dalla corale Fortebraccio.
La festa proseguirà nel pomeriggio, alle ore 15.30, al Museo San Francesco con “Carlo Fortebracci e la storia della Santa Spina” e la possibilità di visitare il museo.
Sempre nel pomeriggio, alle 16.30 alla Rocca di Braccio gli “Arcieri Malatesta di Montone” e la “Compagnia Arcus Tuder” di Todi renderanno omaggio alla Corte dei Fortebracci con un grandioso torneo.
Alle 17.30, in Piazza Fortebraccio, il giullare del castello si esibirà in uno spettacolo di giocoleria, equilibrismo e mangiafuoco.
La celebrazione si concluderà con il concerto “Nolite Timere” della corale Fortebraccio diretta dal maestro Francesco Fulvi, ore 18, nella chiesa di San Francesco.

𝑰𝑻𝑰𝑵𝑬𝑹𝑨𝑹𝑰 𝑴𝑼𝑨: 𝑪𝒂𝒎𝒑𝒂𝒏𝒊𝒍𝒆 𝒓𝒐𝒕𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒂 𝑪𝒊𝒕𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒐.

𝐼𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑟𝑎𝑟𝑖 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑐𝑖𝑙𝑖𝑛𝑑𝑟𝑖𝑐𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑒𝑑 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑓𝑜𝑛𝑑𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒. 𝑆𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎. 𝑃𝑜𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑐𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑒 “𝑀𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑒𝑐𝑐𝑙𝑒𝑠𝑖𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑒 𝑐𝑖𝑣𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝐶𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜” 𝑑𝑒𝑙 𝑣𝑒𝑠𝑐𝑜𝑣𝑜 𝑡𝑖𝑓𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑒 𝑀𝑜𝑛𝑠. 𝐺𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑀𝑢𝑧𝑖: 𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑛𝑛𝑜 1283 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝐶𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑡𝑖𝑓𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎 𝑢𝑛𝑎 “𝑟𝑎𝑡𝑎” 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑛𝑒𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑜𝑙𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 “𝑔𝑖𝑎̀ 𝑐𝑜𝑚𝑖𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑖𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶𝑎𝑡𝑡𝑒𝑑𝑟𝑎𝑙𝑒”.
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 𝐼𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑖𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑔𝑒𝑣𝑎 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑠𝑎𝑔𝑟𝑎𝑡𝑜, 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑚𝑝𝑙𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐵𝑎𝑠𝑖𝑙𝑖𝑐𝑎 𝐶𝑎𝑡𝑡𝑒𝑑𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑖̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑒𝑙𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑙’𝑖𝑛𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒; 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑚𝑢𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒 𝑓𝑎𝑠𝑖 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑟𝑜𝑚𝑎𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑎 (𝑠𝑒𝑐. 𝑋𝐼-𝑋𝐼𝐼) 𝑒𝑑 𝑒̀ 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑎 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑒𝑡𝑟𝑎, 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑔𝑖𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑔𝑜𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑎𝑙𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙 1283-84.
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𝑁𝑒𝑙 1369 “𝑖𝑙 𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑣𝑒𝑠𝑐𝑜𝑣𝑜” 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 100 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑖𝑛𝑖 𝑑’𝑜𝑟𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝐺𝑒𝑟𝑜𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑖 𝑃𝑖𝑒𝑟𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑡𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑎 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑖𝑙𝑒 𝑒𝑑 𝑖 𝑏𝑒𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶𝑎𝑛𝑜𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑎𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑙’8 𝑙𝑢𝑔𝑙𝑖𝑜 1368.
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𝐿𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎, 𝑎𝑙𝑡𝑎 43,50 𝑚𝑡. 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑑𝑖𝑎𝑚𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑜 𝑑𝑖 7 𝑚𝑡., 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑒̀ 𝑢𝑏𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑜𝑠𝑝𝑖𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 3 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑒. 𝐴 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖𝑛 𝑜𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑙’𝑖𝑛𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑒̀ 𝑢𝑏𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑎.
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𝐿’𝑎𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎 𝑎 𝑙𝑖𝑣𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑠𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑖𝑡𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑎𝑙𝑎 𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑜𝑐𝑐𝑖𝑜𝑙𝑎 𝑖𝑛 𝑝𝑖𝑒𝑡𝑟𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑣𝑎𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑢𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑓𝑖𝑎𝑛𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶𝑎𝑡𝑡𝑒𝑑𝑟𝑎𝑙𝑒. 𝑃𝑟𝑜𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑏𝑎𝑙𝑙𝑎𝑡𝑜𝑖𝑜 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢 𝑎𝑟𝑐𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑡𝑡𝑜𝑛𝑖, 𝑠𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑚𝑚𝑖𝑡𝑎̀ 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑖𝑡𝑒 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑒𝑟𝑜𝑡𝑡𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑙𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑡𝑎𝑔𝑛𝑜.
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𝑰𝒍 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒂𝒏𝒊𝒍𝒆 𝒄𝒊𝒍𝒊𝒏𝒅𝒓𝒊𝒄𝒐 𝒆̀ 𝒂𝒑𝒆𝒓𝒕𝒐 𝒂𝒍 𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒐 𝒂𝒊 𝒔𝒆𝒈𝒖𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒐𝒓𝒂𝒓𝒊:
📌 𝑶𝒓𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒐 (1 𝑨𝒑𝒓𝒊𝒍𝒆 – 30 𝑺𝒆𝒕𝒕𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆): 𝑚𝑎𝑟𝑡𝑒𝑑𝑖̀ 𝑒 𝑚𝑒𝑟𝑐𝑜𝑙𝑒𝑑𝑖̀ 10.00 – 13.00 𝑑𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑒𝑑𝑖̀ 𝑎 𝑑𝑜𝑚𝑒𝑛𝑖𝑐𝑎 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.00
𝐶ℎ𝑖𝑢𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑢𝑛𝑒𝑑𝑖̀.
𝑩𝒊𝒈𝒍𝒊𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒊𝒂
📌 𝐼𝑛𝑡𝑒𝑟𝑜: € 4.00
📌 𝑅𝑖𝑑𝑜𝑡𝑡𝑜: € 3.00 (𝑣𝑎𝑙𝑖𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑙𝑡𝑟𝑎𝑠𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑎𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒𝑛𝑛𝑖, 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑢𝑛𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎 26 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑖𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑣𝑎𝑙𝑖𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜, 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑖 18 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 15 𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀.)
📌 𝐵𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑖 6 𝑎𝑛𝑛𝑖, 𝑔𝑢𝑖𝑑𝑒 𝑡𝑢𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖𝑛𝑜, 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖.
📌 𝐸𝑐𝑐𝑙𝑒𝑠𝑖𝑎 𝐶𝑎𝑟𝑑: € 7.00 (𝑖𝑛𝑓𝑜)
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𝐏𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐆𝐢𝐮𝐛𝐢𝐥𝐞𝐨, 𝐚 𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨, 𝐮𝐧 𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 𝐦𝐮𝐬𝐞𝐢: 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐞 𝐃𝐢𝐨𝐜𝐞𝐬𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐏𝐢𝐧𝐚𝐜𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐌𝐮𝐬𝐞𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐃𝐮𝐨𝐦𝐨, 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐢𝐥𝐢𝐧𝐝𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐎𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨

“Città di Castello: un biglietto, quattro musei. Rinascimento e Contemporaneità”: nell’anno del Giubileo per visitare Pinacoteca comunale, Museo Diocesano, Campanile cilindrico e Oratorio di San Crescentino sarà sufficiente un solo biglietto, al costo di 8 euro l’intero e 6 il ridotto.
Nel corso della conferenza stampa in cui è stato presentato il progetto e firmato il protocollo di intesa,
il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, presente insieme all’assessore alla Cultura Michela Botteghi, e il vescovo della Diocesi tifernate mons. Luciano Paolucci Bedini hanno spiegato la genesi del progetto, a partire dalla riflessione che “L’Anno Giubilare 2025, soprattutto in Umbria, per la specificità religiosa, storica ed artistica del territorio, rappresenta una meta preferenziale dei flussi turistici, sia religiosi che generalisti: la collaborazione tra Amministrazione comunale e Diocesi trova la sua finalità nella crescita della cultura dell’accoglienza, mediante la convergenza delle modalità di gestione, l’elaborazione di un’immagine esterna coordinata, una campagna di promozione congiunta”. Da questo punto di vista “Pinacoteca civica e Museo Diocesano rappresentano due facce di un unico, ricco patrimonio culturale che racconta la storia e l’identità di un territorio. Entrambi i musei, con le loro collezioni, si intrecciano in un dialogo tra arte, storia, fede e devozione. Il progetto del biglietto unico, propone una visione unica del patrimonio culturale e del territorio come risorsa strategica, offrendo al visitatore la possibilità di immergersi in un percorso che attraversa secoli di storia e cultura condivise”.
Le infrastrutture del progetto sono la biglietteria unica con due postazioni, alla Pinacoteca e al Museo diocesano, un biglietto di base di 8 euro per l’intero e 6 per il ridotto, con tutte le agevolazioni previste dal regime tariffario della Pinacoteca. Il biglietto darà diritto a visitare i quattro siti museali e sarà valido per una settimana. Naturalmente rimangono in vigore anche tutte le precedenti convenzioni e collaborazioni dei musei coinvolti. Inoltre è previsto un calendario di iniziative congiunto.
“Il progetto è sperimentale, partiamo con 4 musei ma pensiamo, che, come per altre realtà in cui i beni culturali sono l’attrattore principale, l’obiettivo sia una integrazione complessiva dell’offerta museale cittadina, soprattutto nell’ottica della rete MUA. Riteniamo che, al pari di altri territori, sia importante porsi sul panorama regionale con una rappresentazione focalizzata e un’offerta riconoscibile, grazie alla peculiarità del territorio tifernate in termini artistici e architettonici. Nell’Umbria medievale, il binomio Rinascimento e Contemporaneità appare una sintesi efficace e originale dell’identità culturale e dell’offerta museale tifernate”.
Qua il link per poter prenotare per l’iniziativa – https://www.rimaltotevere.it/fourxone/
Info
Museo Diocesano
Campanile cilindrico
Oratorio di S. Crescentino di Morra
Da martedì a domenica: 10-13 e 15-18
Lunedì chiuso
Telefono 075 8554705
museo@diocesicastello.it
Pinacoteca comunale
Da martedì a domenica: 10-13 e 14.30-18.30; dal 1.11.2025: 10-13 e 15-18
Lunedì chiuso
Telefono 075 8554202
cultura@ilpoliedro.org